RICORDI

Perchè la nonna belarda?
perchè è uno dei ricordi della mia infanzia

NONNA ABELARDA

Nonna Abelarda è uno straordinario personaggio del fumetto italiano dedicato ai più piccoli, nato nel 1955 dalla fantasia di Giovan Battista Carpi ed apparso sulle pagine del mensile per ragazzi Volpetto, dedicato all'omonimo personaggio ideato da Giulio Chierchini, di cui rappresenta un'improbabile nonna essendo Volpetto una volpe antropomorfa, in avventure realizzate dalla coppia di autori.
Il personaggio è un autentico caleidoscopio di trovate ed un concentrato di energia, infatti pur centenaria nell'aspetto e sicuramente nell'età, Nonna Abelarda dimostra una vitalità strepitosa ed una forza incredibile che le consente di confrontarsi con qualsiasi tipo di avversario o pericolo grazie ai suoi micidiali sganassoni, contrastando ben poco temibili avversari umani e ben più molesti avversari sovrannaturali o alieni, da infestanti vampiri a simpatici extraterrestri a fantascientifici robot. Per Nonna Abelarda non è un problema sbriciolare un muro con un pugno o disperdere un pericoloso sciame di api con un semplice soffio. Oltre alla forza prodigiosa, un'altra caratteristica del personaggio è la capacità di sfornare succulente torte al ribes ed ai mirtilli, destinate ad essere contese dai protagonisti delle storie.
L'affiatatissima coppia Soldino-Nonna Abelarda diviene quindi un imperdibile classico, destinata a resistere agli anni, accompagnata dagli altri comprimari del fumetto, primo tra tutti l'inefficiente ministro Scart.
 ra gli autori del fumetto, oltre a Giovan Battista Carpi ed al Chierchini dei primi episodi, troviamo numerosi altri artisti, uno dei più prolifici è Nicola Del Principe mentre altri importanti artisti che si sono cimentati col personaggio sono Luciano Capitanio, Alberico Motta, Tiberio Colantuoni e Luciano Gatto.

E QUESTO E' SOLO IL PRIMO DEI TANTI SIMPATICI PERSONAGGI FUMETTISTICI E NON DELL'EPOCA ( LA MIA EPOCA...)


IVANHOE

IVANHOE, per me era il Principe Azzurro


RIN tin tin

YUUUUUU RINTINNNN!!
Rin tin tin (Flirey, settembre 1918Los Angeles, 10 agosto 1932) o chiamato semplicemente Rinty è stato un celebre cane da pastore tedesco protagonista di numerose opere di fiction per ragazzi (fumetti, film, serial cinematografici, serie televisive) realizzate soprattutto negli USA fra gli anni venti e gli anni cinquanta.
In Italia ebbero successo soprattutto i fumetti (anni trenta) e la serie televisiva Le avventure di Rin Tin Tin (realizzata tra il 1954 e il 1959 e distribuita per la prima volta dalla RAI a partire dal 5 aprile 1956).
Nella cultura del XX secolo, Rin Tin Tin occupa un posto abbastanza simile a quello di un altro celebre cane-eroe, Lassie.

Il Rin Tin Tin attore

Il personaggio trae le proprie origini da un cane realmente esistito, il cui nome era appunto Rin Tin Tin. Si dice che il cane fosse stato trovato da un soldato statunitense di nome Lee Duncan in un canile bombardato in Lorena, poco prima della fine della Prima guerra mondiale. Quando fu trovato era l'unico cucciolo insieme alla sorella (chiamata poi Nanette) di una cucciolata a essere sopravvissuti. Tornato a Los Angeles, Nanette venne adottata da dei conoscenti di Duncan, Rin Tin Tin (ribattezzato "Rinty") venne addestrato dallo stesso Lee, a saltare ed esibirsi in diversi trucchi e fu casualmente notato dal produttore cinematografico Darryl F. Zanuck.
Divenne così un cane-attore, interpretando diversi film, a partire da Where The North Begins (1923), con la stella del cinema muto, Claire Adams.
I discendenti di Rin Tin Tin furono anch'essi addestrati da Duncan o dai suoi successori, e vennero a formare una vera e propria dinastia di star, con ruoli televisivi e cinematografici. Quello più noto, il pastore tedesco del telefilm Le avventure di Rin Tin Tin, era in effetti Rin Tin Tin IV, il quarto esponente della dinastia, nato nel 1949; è ora sepolto ad Asnières presso Parigi, nel giardino di una villa lungo la Senna, trasformato nel 1999 in un cimitero per cani e altri animali domestici.

 
UN ALTRO PERSONAGGIO AMATO DAI BAMBINI DEGLI ANNI 60:

                                                             SCARAMACAI



Scaramacai era un pagliaccio caratterizzato da una maglia a righe orizzontali e il "sorriso triste"; la maglia e il trucco erano colorati, ma le trasmissioni a quell'epoca erano in bianco e nero.
 nterpretato dalla attrice di rivista Pinuccia Nava, molto famosa negli anni quaranta. Il personaggio fu inventato da Umberto Simonetta e Guglielmo Zucconi.
Tra gli anni cinquanta e gli anni sessanta Scaramacai ottiene grande successo nel pubblico dei ragazzi, diventando così famoso da far assumere al nome valore di antonomasia per indicare una persona abbigliata o truccata in modi sgargianti, o una persona divertente.

L'ultima apparizione televisiva documentata è in un carosello del 1966 per le caramelle Golia, in cui pronunciava lo slogan «Per la voce, per la gola, di Golia ce n'è una sola!».
Con la sparizione dagli schermi il personaggio è stato rapidamente dimenticato, tanto da non comparire né nell'archivio online delle trasmissioni Rai (che comprende solo alcune immagini del personaggio), né nella Storia della televisione italiana di Aldo Grasso. In quest'ultima viene citata brevemente solo l'attrice che dava vita al personaggio.
Pinuccia Nava, che continuò a lavorare in RAI fino al 1971, è morta il 22 giugno 2006.
Il personaggio di Scaramacai apparve anche sul Corriere dei Piccoli, dal 1961 in poi, su testi di Gugliemo Zucconi e con i disegni di Grazia Nidasio[1]

DA WIKIPEDIA

 

CHI RICORDA LA NONNA DEL CORSARO NERO?

A proposito di nonne....

La protagonista di Giovanna, la nonna del Corsaro Nero compie 100 anni. E’ stata la nonna-sprint per eccellenza, protagonista dei pomeriggi della Tv dei Ragazzi Rai dal 1961 al 1966 in uno sceneggiato musicale liberamente ispirato alle storie di Salgari e che ha fatto la storia della televisione: Giovanna, la nonna del Corsaro Nero. Lei si chiama Anna Campori, vive a Roma, e venerdì 22 settembre compie cento anni. Una vita tra cinema, teatro e piccolo schermo, anche con Totò, Tognazzi, Macario. E con il marito Pietro De Vico, morto nel 1999, suo compagno nella vita e in Giovanna, nei panni del nostromo Nicolino.
Un’attrice che ha lasciato un segno profondo nella storia televisiva del servizio pubblico e alla quale, proprio venerdì 22 settembre, Rai Teche dedica – come segno di grande affetto e di riconoscenza – una pagina del proprio sito web (www.teche.rai.it) con contenuti speciali tra i quali spicca il filmato amatoriale con 18 minuti originali di backstage di Giovanna: la nonna del Corsaro Nero. Un documento in Super 8 unico, perché del programma non esiste più alcuna registrazione, ma solo fotografie, appunti di lavoro, bozzetti dei costumi, oltre ai costumi stessi. E’ un’occasione per rivedere Anna Campori e gli altri protagonisti quel programma: da Giulio Marchetti che interpretava il maggiordomo Battista a Pietro De Vico con il suo nostromo Nicolino, fino al “cattivo” Mario Sbardella nel ruolo del comandante degli spagnoli. Nello Speciale web di Rai Teche, inoltre, l’intervista di Anna Campori con Pippo Baudo a Domenica In nel 2007, in occasione del novantesimo compleanno, quando lei stessa ricordava di aver trasformato la nonna del Corsaro Nero rispetto al copione originario e spiegava così la ragione del successo di un programma amato dai più piccoli ma non solo: «Oltre a essere un programma per i ragazzi, aveva un tocco di rivista».
www.la stampa.it





                                                           LA SIGLA
                 ( che ovviamente si vedeva in bianco e nero)